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La parola cashback è sempre più ricorrente e sono molte le persone che stanno approfittando di questa grande opportunità di risparmio. Il significato letterale di cashback è “soldi indietro” su ogni acquisto. Il cashback consiste in un rimborso parziale della spesa sostenuta dagli utenti ed effettuata secondo particolari modalità.

Sin dagli inizi delle criptovalute, gli scambi hanno giocato un ruolo vitale nell’abbinare le criptovalute agli acquirenti con i venditori. Senza questi forum che attirano una base di utenti globale, avremmo una liquidità molto più scarsa e nessun modo per concordare il prezzo corretto dei beni. Tradizionalmente, i giocatori centralizzati hanno dominato questo campo. Tuttavia, con la pila di tecnologie disponibili in rapida evoluzione, è emerso un numero crescente di strumenti per gli scambi decentralizzati, i cosiddetti DEX, luoghi di scambio dove non sono richiesti intermediari. Come abbiamo già visto le DApp interagiscono sulla blockchain in cui viene eseguito il loro smart contract; ciò significa che ogni interazione nella applicazione decentralizzata DApp genera un’immissione di dati nella blockchain.

Questi dati vengono archiviati in modo crittografico per aggiungere trasparenza e sicurezza. In particolare, all’interno della blockchain di bitcoin, ad es., non si possono duplicare i dati. Quindi un bitcoin non può essere copiato (e quindi non può essere falsificato). Il rischio potrebbe però essere la duplicazione fraudolenta della criptovaluta, che permetterebbe di effettuare la spesa due (o più) volte. Il cosiddetto double-spending (doppia spesa) non è altro che il problema che potrebbe verificarsi nel momento in cui qualcuno fosse in grado di spendere più volte lo stesso token.

Visto che le criptovalute non sono normate, a impedire il fenomeno del double-spending deve pensare il codice informatico. Ciò può essere ottenuto prevedendo che il protocollo verifichi che i token non siano già stati inviati in passato. E per evitare che i dati passati possano essere alterati bisognerebbe poter modificare a ritroso tutti i blocchi della blockchain dall’ultimo fino a quello in cui i dati del precedente invio sono memorizzati. Un’azione di questo tipo richiede una tale potenza di calcolo che nessuno è realisticamente in grado di farlo.