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Attualmente esistono tre tipi di stablecoin: stablecoin fiat-collateralized, stablecoin cripto-collateralizzate e stablecoin algoritmiche.

Le stablecoin algoritmiche sono valute digitali progettate per raggiungere la stabilità dei prezzi. Usano algoritmi per incentivare il comportamento dei partecipanti al mercato e per manipolare l’offerta circolante in modo che ogni dato prezzo delle monete dovrebbe – in teoria – stabilizzarsi attorno al rapporto Price/Earnings-to-Growth. In teoria, le stablecoin algoritmiche, grazie a tali algoritmi che mirano al mantenimento del rapporto 1:1 con le valute fiat, sono in grado di raggiungere la stabilità dei prezzi in assenza di garanzie tangibili, eliminando la possibilità di errori per la fine dell’utente.

Fra le tante altcoin una che non è sicuramente passata sotto silenzio è la moneta Monero. Monero, con simbolo XMR, viene spesso chiamata privacy coin, vista la propria natura di tutela dell’anonimato. È una criptovaluta nata infatti per risolvere i problemi di privacy e garantire dunque l’anonimato delle transazioni e del wallet. Ciò non è sempre possibile con altre valute, come ad esempio con bitcoin. Attualmente Monero è una delle monete più interessanti sia da parte dei miner sia per chi cerca un mezzo di pagamento in grado di garantire un’elevata privacy. Proprio per questo motivo, Monero continua a detenere un importante ruolo all’interno del mondo crypto.

Da annoverare in questo contesto sono anche le meme coin, anch’esse delle criptovalute; in particolare delle altcoin appunto, poichè non sono bitcoin. Il nome ha origine da Dogecoin (DOGE), una criptovaluta creata alla fine del 2013; ironia della sorte, Dogecoin è stata creata per scherzo, basandosi sul popolare meme “Doge” dell’epoca, e aveva lo scopo di irridere le speculazioni su Bitcoin. Inizialmente non era destinata a diventare una forma di pagamento. Dogecoin sarebbe poi diventato uno degli investimenti in criptovaluta maggiormente speculativi dei successivi 8 anni; alla fine è stato aggiunto agli exchange di monete digitali, utilizzato come forma di pagamento. Altre meme coin a tema accattivante hanno poi seguito l’esempio di Dogecoin, ispirandosi ai vari meme presenti su internet e sui social media creando migliaia di altri tipi di monete, con asset digitali collegati ad esse.

Infine, a differenziare le coin sono anche i livelli di layer di queste: in generale il termine layer 1 nel mondo delle blockchain si riferisce a una rete di base, come bitcoin, o ethereum e alla sua infrastruttura sottostante. Le blockchain layer 1 possono validare e finalizzare le transazioni senza la necessità di un’altra rete. Migliorare la scalabilità delle reti layer-1 è difficile. Come soluzione, gli sviluppatori creano protocolli layer 2 che si basano sulla rete layer 1 per la parte relativa alla sicurezza e al consenso. Pertanto, anche nel caso delle altcoin in senso generale, il layer 1 si riferisce a quelle altcoin che hanno un proprio ecosistema blockchain indipendente.